venerdì 13 febbraio 2015

A Tozeur, nel deserto


Ce lo proponevamo da un paio d’anni, ma ogni volta che avevamo un fine settimana disponibile il meteo si metteva di traverso.

E anche stavolta il meteo è stato il problema principale.

Ma siamo riusciti a infilarci nelle sue pieghe e a realizzare la nostra gita nel deserto.

Siamo stati a Tozeur, in Tunisia, alle porte del Sahara.



Pianificazione amministrativa (vale a dire, acquisizione dei permessi per volare in Tunisia) a carico, come sempre, del nostro condottiero, Silvio.

Pianificazione rotte e meteo a carico di ciascun pilota.

La “gita” nasce per “soli uomini”. Dura e pura, con i tre bimotori basati a Siracusa.

Ma io e Mariella vogliamo partecipare.

Pieni di dubbi in relazione al meteo complesso e al fatto che abbiamo un monomotore con il quale non è opportuno seguire la rotta diretta sul mare dei bimotori (sicché avremmo volato da soli), restiamo indecisi sul da farsi fino a giovedì 12 febbraio.

Benché comunque, per “restare in gioco”, io chiedo a Silvio di ottenere i permessi anche per il nostro I-AGDA.

Giovedì al rientro dall’ufficio, nel primo pomeriggio, decidiamo infine di partire.

Intero pomeriggio a controllare e preparare l’aereo e a pianificare la rotta.

La sera di giovedì chiamo l’ARO di Fiumicino e detto i miei due piani di volo (da Catania a Pantelleria e da Pantelleria a Tozeur).

Venerdì 13 febbraio, alle 7.30 del mattino, siamo tutti in aeroporto, a Catania Fontanarossa.

Io e Mariella con il nostro Tecnam P2002jf I-AGDA.

Silvio e Titti con il Tecnam P2006T I-SEAN.

Renato e Stefano con il Tecnam P2006T I-APEP.

Io e Mariella partiamo per primi, perché dobbiamo volare per più tempo e cerchiamo di ridurre il ritardo che avremo sugli altri all’arrivo.

Stacchiamo le ruote alle 8.16.

La nostra rotta prevede una prima tratta da Catania a Pantelleria.

E poi rifornimento a Pantelleria e una seconda tratta da lì a Tozeur.

Il mio rotta sarà: Catania (LICC), Foci del Simeto, Lentini, Vizzini, Gela, MABOX, ABRUS, Pantelleria (LICG).

Il meteo è impegnativo, perché c’è una copertura nuvolosa bassa, che ci costringe a fare il mare da Gela a Pantelleria fra il 3.000 e i 1.300 piedi, e a tratti pioggia.

A Pantelleria atterriamo per pista 09 sotto la pioggia alle 10.00, dopo 1 h e 44 min. di volo.

Facciamo il pieno di benzina e ci rechiamo in aerostazione solo per pagare assurdi € 64,00 in cambio di nessun servizio, dato che, come detto, siamo andati in aerostazione appunto solo per pagare.

La benzina avio a € 3,50 !!!

Ridecolliamo da Pantelleria (LICG) alle 11.18, diretti a Tozeur (DTTZ), via SONAK (che è l’intersezione dalla quale entriamo nella FIR di Tunisi), MON (che è il VOR di Monastir-DTMB), NAMAT.

Arriviamo a Tozeur (DTTZ) alle 14.05, dopo 2 h e 47 min. di volo.

Qui sotto la traccia GPS della rotta che abbiamo seguito.



Nel frattempo, Silvio e Titti e Renato e Stefano erano atterrati intorno alle 12.40, dopo 3 h e 15 min. di volo, seguendo una rotta diretta sul mare Catania-Malta-Lampedusa-Sfax-Tozeur.

Dopo Pantelleria, abbiamo dovuto volare bassi sotto la copertura nuvolosa fino alla costa tunisina.

Poi a Monastir da broken si è passati a scattered e siamo saliti a 7.500 piedi, nel sole, fino a Tozeur.

Grandissime emozioni per limpegno del meteo con cui confrontarsi, per la luce e i colori, per la magia dei luoghi sorvolati, per il nostro volare insieme in una natura tanto aspra e forte con il nostro aeroplanino così delicato ma fedele e determinato.

La pista dell’aeroporto di Tozeur è un lunghissimo nastro di asfalto di oltre tre chilometri nella sabbia.

Atterriamo e parcheggiamo accanto a I-SEAN e I-APEP, davanti ai due B747 (Jumbo) fuori servizio, abbandonati ai margini dell’Apron con le ruote sgonfie e senza le insegne di compagnia.

Silvio ci aspetta fuori dall’aeroporto, con il fuoristrada Toyota che ci ha portati in giro per il deserto l’indomani.

In albergo andiamo all’ottimo Dar Saida Beya. 

A me e Mariella assegnano la stanza Hawadef.

Pomeriggio in giro per la città e la sera a cena al ristorante Le Petit Prince.


Quindi, a nanna a riprovare nei sogni le emozioni della giornata.

La mattina di sabato 14 febbraio, alle 8.30, ci viene a prendere il nostro autista con la Toyota e andiamo in giro a vedere oasi, dune e cammelli.

Una visita anche ai resti di uno dei set di Star Wars.

Rientro a Tozeur intorno alle 15.30.

Pranzo al Le Petit Prince e pennica.

La sera in giro per la città.

Domenica 15 febbraio lasciamo l’albergo alle 7.30 per la via del ritorno.

Passiamo a prendere la benzina in un distributore per strada, con i bidoni portati da casa, e ci presentiamo in aeroporto.

Lente ed estenuanti pratiche burocratiche. Più di mezz’ora solo per calcolare l’esoso costo dei servizi aeroportuali (€ 108,00 per ciascuno con minima differenza fra mono e bimotori).

Ma infine, alle 9.35, ridecolliamo tutti per tornare a casa.

Rifacciamo al contrario le stesse rotte dell’andata.

A Pantelleria orribile farsa per inverosimili adempimenti doganali.

Nell’imbarazzo generale ci viene detto che dovremo aspettare una funzionaria delle Dogane prima di fare benzina. Arriverà in taxi e il taxi lo dovremo pagare noi !!!

Non è proprio possibile capire perché si debba aspettare la Dogana per fare benzina in un aeroporto italiano dal quale si partirà per restare in Italia, pagando la benzina con tutte le accise e le tasse.

Misteri di quel cancro che è la burocrazia.

Comunque, dopo tre quarti d’ora la Guardia di Finanza si offre con cortesia di assumere la responsabilità del controllo del nostro rifornimento e ci risparmiamo il taxi alla funzionaria della Dogana!!!???

In volo prima di Pantelleria, grazie al vento favorevole, ho preso in considerazione l’ipotesi di non fermarmi e fare un diretto Tozeur/Catania.

Avevo autonomia sufficiente.

Non l’ho fatto perché il meteo in Sicilia era brutto e, se avessi avuto bisogno di aggirare un temporale o di cambiare rotta, non avrei avuto benzina sufficiente ad arrivare a Catania e sarei dovuto atterrare in un’aviosuperficie. Dando l’impressione di volere evitare i famosi controlli doganali.

Dunque, abbiamo fatto la sosta programmata e la benzina al costo di un buon liquore.

L’esperienza del meteo trovato in Sicilia ci ha confermato definitivamente che fare benzina era la scelta corretta e che non bisogna fare azzardi sull’autonomia.

Qui sotto alcune delle mille foto del viaggio. Appena avrò il tempo monterò i video della nostra Go Pro.
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Cliccando sulle foto, si apre una modalità Slideshow. Le foto, inoltre, possono essere viste anche su Flickr, a questo link.


















































































 
 
 
 
 
 



















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