lunedì 14 aprile 2014

Alla Red Bull Air Race di Rovinj

Dall11 al 13 aprile 2014 siamo stati a Rovinj, in Croazia, a vedere la strepitosa Red Bull Air Race.

Qui di seguito il resoconto di Felice.

Le foto sono in fondo al testo. Cliccando su qualsiasi di esse, si apre una modalità slide show.

Inoltre, si possono vedere in un formato più grande su Flickr, a questo link.  

In fondo a tutto c'è anche il video con una sintesi del volo di ritorno da Pola a Foggia.





Volo da poco più di tre anni, ma scrivere di questa esperienza mi riesce ancora molto difficile, perché sono ancora in quella fase in cui tutto è così terribilmente intenso da riuscire difficile farne una sintesi.

Peraltro, sono un logorroico terribile e uno che vive in genere tutte le cose molto intensamente.

Ciò detto, se proprio siete comunque curiosi di avere il mio punto di vista sulla “gita” di quest’ultimo fine settimana, dovrete sorbirvi un lungo sproloquio, che dividerò in capitoli.

Questa non è stata la “gita” più lunga, né la più importante, né la più complessa fra quelle che ho fatto in aereo, ma, per diverse ragioni, è stata moltissimo intensa e ha lasciato un segno forte nel cuore.


La genesi del viaggio

Come sempre, il tutto parte da un’idea di Silvio, il nostro “condottiero”.

Mi chiama per dirmi che ne ha parlato con gli amici e si è deciso di andare in Croazia a vedere la tappa della Red Bull Air Race che si sarebbe tenuta a Rovinj.

Partenza prevista venerdì 11 aprile. Rientro domenica 13.

L’idea è di andare solo piloti, senza mogli, con i tre bimotori Tecnam P2006T sui quali Silvio, Renato e Cesare ospitano noi amici nelle “gite” nelle quali le ore di volo sono troppe rispetto a quelle di passeggiate e giri turistici e, dunque, i Rotax 100 cv risultano troppo lenti.

Aderisco con entusiasmo all’idea, ma decido di andare con il mio nuovo aeroplanino: il Tecnam P2002jf I-AGDA (“nuovo” per me, che l’ho comprato usato, da Biagio, all’inizio di quest’anno).

Inoltre voglio andare con Mariella, mia moglie, con la quale condivido il volo e senza la quale tutto mi sembra meno bello e appassionante.

E sorgono le prime preoccupazioni: le mogli non si stancheranno per le troppe ore di volo concentrate in poco tempo? E potranno trovare interessante una gara di aeroplani invece che giri turistici?

A me sembra che convenga provarci.

Mariella accetta. E anche Maria Rosa e Paola.


I problemi meteorologici

Il meteo promette temporali molti ampi e diffusi per domenica.

E’ un problema, perché Mariella deve assolutamente essere a casa entro domenica sera per ragioni di lavoro e le previsioni non consentono di dirsi certi che ciò sarà possibile.

Stefano, commentando la cosa con Paola, dice: “Forse ce la possiamo fare”.

La frase, che fa riferimento solo alla possibilità o no di ritornare entro domenica, viene intesa da Paola come allusiva a ipotetici rischi per la sicurezza del volo.

E così, di ora in ora, ci ritroviamo al telefono, giovedì sera alle 21.00, poche ore prima della partenza fissata per le 8.00 di venerdì, io e Stefano a decidere che forse è meglio rinunciare.

Gli altri andranno ugualmente, ma Paola non ha più voglia e Mariella vuole garanzie che non posso darle.

Certo, dire agli amici che noi rinunciamo è “difficile”  :-)

Decidiamo di risentirci alle 22.00.

Valuto che stiamo sbagliando l’approccio, ponendoci solo un problema di meteo. E che il problema da porsi, l’unico, è quello delle motivazioni. Senza entusiasmo, una notte in più da qualche parte aspettando che spiova sarebbe una brutta seccatura. Con l’entusiasmo, sarebbe solo una ulteriore divertente variante di un bellissimo viaggio con gli amici, da raccontare per settimane al ritorno.

Parlo con Mariella e lei decide di “solidarizzare” e di affrontare la cosa con spirito positivo.

Il che ovviamente non toglierà nulla a quel tot di “ansia” da meteo che accompagnerà il viaggio.

Stefano spende ogni argomento che trova con Paola, che va a dormire dicendo “no”, ma con riserva e da parte nostra speranza che la notte la induca a cambiare parere.

OK! Basta discorsi, alle 23.00 facciamo il punto di armi e bagagli e ci diamo appuntamento in aeroporto per lindomani mattina, venerdì, alle 8.00.

All’alba di venerdì spedisco due piani di volo per le tratte da Catania a Pescara e da Pescara a Pola (li ho archiviati a questo link).

Alle 8.00 siamo tutti in aeroporto. Beh, proprio tutti no. Manca Stefano.

Ultimi preparativi e io e Mariella decolliamo con I-AGDA alle 9.16, con gli auguri di Anna Maria, che è in servizio in Torre di Controllo.

Gli altri, che hanno velocità di crociera più alta, ci seguiranno dopo un po’.

Su I-SEAN ci sono Silvio, Maria Rosa e Dario.

Su I-APEP Renato e Stefano.

Su 9H-BDT Cesare e Corrado.

In volo mi arriverà un sms di Paola, che è decollata anche lei con I-APEP. Il viaggio inizia nel modo migliore.


Gli amici

Ogni volo è tantissime cose insieme.

Per questo, quando torniamo a casa, tre giorni trascorsi sembrano settimane.

C’è la pianificazione. C’è il volo come condotta del velivolo. C’è l’aria che ci ospita. Il mondo che sorvoliamo. Le forze che fanno vivere un contesto meteo. I problemi della navigazione. Gli spazi aerei. Il traffico. I Controllori del volo, a volte preziosi angeli custodi, a volte burocrati. I pensieri dellanima. Una prospettiva diversa sulla meraviglia del creato.

E ci sono gli amici. I compagni di avventura.

Questo viaggio è stato molto ricco di amici.

I piloti, fantastici che lo dico a fare. Le mogli, pazienti e splendide come sempre.

E Dario e Corrado. Amici preziosi.

Dario alla sua seconda volta su I-SEAN. A sentire la radio dall’altro lato delle “Comunicazioni A/T/A”.

E Corrado, copilota familiare a 9H-BDT.

E ancora Paola, al suo primo viaggio così lungo. E al suo primo viaggio con il P2006. E al suo primo viaggio con tutta la combriccola.

Insomma, un gruppo fantastico.

Ci è mancato moltissimo Gabriele, bloccato a terra da un piccolo problema.

Amo moltissimo questi amici.

Persone così diverse fra loro e così diverse dalle altre persone che ho frequentato.

Magari in altri contesti non ci saremmo “scelti”.

Ma ora che ci siamo “trovati” mi sembra che siano amici preziosissimi.

Trovo la loro semplicità d’animo, la loro passione sincera, la loro solidarietà direi “infantile” nel senso più bello della parola (la solidarietà che si aveva quando si era ragazzini e non si facevano “calcoli” di nulla) un dono preziosissimo.

Piloti molto competenti, con migliaia di ore di volo. Ma con lo stupore ingenuo della prima volta. Esperti, ma saggi. Per me una scuola fondamentale. Piloti che sanno cosa si deve fare, ma che non danno mai niente per scontato e trovano gioia non nel “cercare il limite”, ma nel dare senso a ogni nuova esperienza, così che ogni volo – anche quello che ne “ricopia” un altro – sia unico e fantastico.

Insomma, amici e compagni d’avventura come mai avrei potuto pensare di incontrarne.

Con loro mi sento in uno spazio felice dell’anima.









Le tappe

I bimotori, decollati dopo di noi, ci superano presto.

Silvio è orientato a fare un diretto da Catania Fontanarossa a Pola.

Ma Cesare e Renato sono per rifornire a Pescara.

Io e Mariella siamo costretti a rifornire, perché non abbiamo autonomia per un diretto a Pola.

Infine, ci ritroviamo tutti a Pescara.

Pessimo trattamento della società di gestione. 41 euri solo per la sosta benzina, senza alcun altro servizio.

Ma prendiamo l’AVGAS che ci serve, intasando il piazzale del distributore. 

Atterrati a Pescara alle 12.55, io e Mariella ne ripartiamo per ultimi alle 14.21.

Atterriamo a Pola alle 15.58.

L’accoglienza dell’handler è principesca.

Non faccio in tempo a spegnere il motore che il personale di servizio mette i tacchi alle ruote e zavorra a terra le ali.

Un attimo dopo arriva il camion con la benzina e così lascio l’aereo con il pieno, per avere tutte le opzioni domenica, al rientro.

Veniamo attesi con discrezione, mentre scarichiamo i bagagli e chiudiamo l’aereo e, finita quest’opera, veniamo prelevati con un van e accompagnati da una cortesissima signora al controllo documenti.

Per questo splendido servizio, fatto con estrema solerzia e amichevoli sorrisi, e due notti di sosta pagheremo prima di ripartire due giorni dopo solo € 31,00. 

Fuori dall’aeroporto ci ritroviamo con tutti gli altri, il cui vantaggio in volo è stato consumato dall’attesa del van dell’Avis, che non era in aeroporto.

Quindi, tutti insieme nel bellissimo albergo scelto da Silvio.

Doccia, pennica e spedizione d’assalto al ristorante “L’Ancora”.

Poi a nanna e appuntamento per l’indomani sabato.

Alla mattina torniamo in aeroporto a prelevare Pieri e Nuccio, partiti all’alba dalle loro “basi”.

Io, Mariella, Stefano e Paola con l’auto. Gli altri con il van.

Andiamo a Rovinj a vedere le prove in volo della Red Bull Air Race.


La Red Bull World Cup Air race

Si tiene a Rovinj una tappa della Red Bull World Cup.

Rovinj è una cittadina molto suggestiva e il suo piccolo golfo è una cornice molto pregiata di questa gara al cardiopalma, di aeroplanetti che virano a coltello fra un pilone di plastica e i pini di un giardino cittadino.

Il tutto sotto la protezione del campanile della cattedrale.

Domenica, mentre noi torneremo a casa, vincerà la gara Hannes Arch (a questo link c’è il suo sito).

A questo link il sito ufficiale dell’evento.

A questo link il video con il recosonto completo dell’evento e filmati emozionanti.

A quest'altro link, infine, un video da brivido.

Io, Mariella, Stefano e Paola decidiamo di andare in giro a fare turismo e vedere la gara da dove capita.

Gli altri prendono i biglietti e si posizionano sul lungomare che fa da tribuna dell’evento.


Vrsar - Orsera

Dopo pranzo i “turisti” andiamo a Vrsar a vedere l’aeroporto dove hanno la base i piloti della Red Bull.

Quello di Vrsar (Orsera) è un aeroportino sede di un aeroclub benemerito per i piloti di ultraleggeri italiani, perchè negli anni passati ha sempre accettato ogni tipo di oggetto volante, senza richiedere particolari formalità doganali e procedurali.


Adesso accanto alla pista e al bar c'è una specie di cimitero di aeroplani sgarrupati che viene gestito come se fosse un piccolo museo.

La locandina lo chiama Aeropark e lo definisce “Oldtimer Plane Exibitionprecisando che tutto questo è “Only here in Croatia”  :-)


Ma la cosa è carina, perchè dà luogo a un amabile mix di cose volanti, bambini che ci giocano intorno, bar, campagna, ecc..


Infine, ci ritroviamo tutti in albergo e poi a cena da “Gina”.

Prima di andare a dormire, i piani per l’indomani.

Il meteo è complesso.

Non “ostile”, ma non scontato.

Si decide per un Pola/Foggia, salve le decisioni da prendere direttamente in volo l’indomani.

Detto il mio piano di volo per telefono allARO di Fiumicino e vado a dormire.


Il rientro

Io e Mariella abbiamo la sveglia alle 5.20 e arriviamo all’aeroporto di Pola che ha appena albeggiato.

Fatti i controlli, decolliamo alle 7.23.

Attraversiamo a 7.500 piedi un Adriatico liscio come l’olio.

Non c’è un filo di vento e il sole si riflette sul mare.

Un volo meraviglioso.

L’Italia appare coperta da una fitta coltre di nuvole che stimo intorno ai 3.000 piedi.

Da esse spunta in lontananza il Gran Sasso coperto di neve.

La costa è coperta e non si vede. So bene dov’è, ma è coperta.

Giunti all’altezza di Pescara inizio la discesa.

Durante il viaggio mi sono fatto aggiornare i metar di Pescara, di Foggia e anche di Salerno, perché una opzione possibile era attraversare sopra le nubi e “scendere” a fare benzina a Salerno.

Ma manteniamo il programma concordato con gli altri.

Il metar di Foggia è: vento 310° 5 nodi, visibilità 8.000 metri per pioggia debole, scattered a 3.000 piedi, broken a 5.000 piedi.

Ma quando arriviamo noi le cose stanno diversamente e a Foggia Info che mi chiede un riporto del ceiling osservato, dirò broken a 1.500 piedi.

Negli ultimi minuti dell’avvicinamento qualche cumuletto si mette di mezzo e, quando ho la pista 15 del Gino Lisa a tiro, dico all’Afis che faccio un diretto.

Ma poi “si apre” un po’ e mi riprendo il sottovento sinistro della 33 per godermi un atterraggio “canonico” da far vedere alla mia GoPro attaccata sotto l’ala.

L’atterraggio – alle 9.36 – è commovente, in un aeroporto deserto, bagnato da una pioggia non ostile.

Veniamo accolti con cortesia e sorrisi dal personale.

Mentre facciamo benzina, annunciamo l’arrivo degli altri tre aerei.

Il meteo chiude ancora un po’ e mi sorge il dubbio che Silvio, Renato e Cesare possano cambiare destinazione. Ma poi, circa un’ora dopo di noi, arrivano anche loro, che, avendo più motori, non hanno dovuto fare l’alba.

“Pranzo” alla macchinetta degli snack e alle 12.39 ridecolliamo diretti a Catania.

Nonostante il meteo migliori decisamente, manteniamo la rotta più prudente, che passa sul mare da Metaponto a Cirò Marina a Crotone a Melito di Porto Salvo. Insomma, la Calabria ionica.

Atterro per ultimo a Catania alle 15.40, circa 50 minuti dopo Silvio.

Gli altri ci hanno aspettato per gli abbracci finali.

Poi tutti a casa e alla S. Messa della Domenica delle Palme.


I-AGDA

Un ultima menzione spetta al mio I-AGDA.

Era il mio primo volo lungo con lui (considerato che Palermo Boccadifalco è poco più di una gita fuori porta).

Si è comportato benissimo e mi ha definitivamente convinto che meritava assolutamente di essere comprato.

Già lo amavo moltissimo.

Ora è una cosa decisamente morbosa.

Preciso. Comodo nei limiti in cui può esserlo un aereo da 580 kg di MTOW. Strumentato benissimo.

Un pensiero grato anche a Biagio che lo ha curato prima di me e me lo ha “passato” dopo averlo altrettanto amato.

Lo lascio in hangar con un certo rammarico e già sogno la prossima volta che lo farò uscire.



Qui sotto le foto. Cliccandoci sopra si apre una modalità slide show. 
In fondo a tutto il video con una sintesi del volo di ritorno da Pola a Foggia. 


A Pescara:









Da Pescara a Pola:















Pula International Airport:














In albergo a Pola:







Rovinj e la Red Bull Air Race:
























































Laeroporto di Vrsar - Orsera:



















Partenza da Pola:










Verso Foggia:

























 

Cliccando su qualsiasi foto si apre una modalità slide show, che le mostra tutte. Inoltre, si possono vedere in un formato più grande su Flickr, a questo link




__


3 commenti:

  1. Innanzitutto grazie, per il racconto così curato nei minimi particolari da far immaginare il vostro viaggio avventuroso.Mi sembra di leggere un libro pieno di colpi di scena . Vi seguo da terra ...

    RispondiElimina
  2. Cara Frida, grazie a te per l'affettuosa attenzione che ci presti. Se vivi dalle nostre parti, perchè non vieni a trovarci? Felice

    RispondiElimina
  3. Bellissimo Viaggio, Complimenti !

    Sergio

    RispondiElimina

Attenzione: Caro amico lettore, per evitare lo spam, la pubblicazione dei commenti avviene con un leggero ritardo rispetto al loro inserimento, perchè viene eseguita manualmente dal webmaster. Non preoccuparti, quindi, se dopo avere inviato il commento non lo vedi immediatamente sul sito. Sarà pubblicato al più presto, entro poche ore. Grazie per la pazienza che avrai con noi.